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correva l'anno 1994

 

Il "Programmino"… così li ho iniziati a chiamare i miei programmi di viaggio…. era di andare in Corsica con il Fiorenzani, ma all’ultimo momento…. cioè di Luglio, vene fuori che Renzo ha la Barca con dei problemi al piede…. mah!!! dice che il pezzo di ricambio non si trova… e quindi lui non potrà unirsi…… al quel punto, essendo sempre al Camping River decido che fare una traversata così impegnativa da soli… era troppo rischioso, molto meglio fare 100 miglia in più ma non dover fare tratti di mare dove la costa… si vede solo sulla carta nautica…… così, approfittando del fatto che Bocca di Magra è il primo paese della Liguria e dato che al massimo ero stato a Portofino…..decido di fare tutta la Liguria e Magari fare una puntatina anche in Francia……

Una mattina della prima settimana di Agosto, dopo un paio di giorni trascorsi a caricare provviste (chissà perché quando si parte si pensa sempre che non troveremo un negozio di generi alimentari almeno per 3 mesi….), circa verso le 7,30 si mollano le cime…. mai nella mia vita avevo avuto una meta così ambiziosa… addirittura andare in un'altra nazione…… dopo pochissime miglia, prima ancora di arrivare alla Palmaria eravamo già impensieriti dal tipo di navigazione che potevamo effettuare, il Golfo di La Spezia, infatti, la mattina presto, ha come caratteristica un forte vento di Tramontana che solleva anche discrete onde corte…..e anche se lo sapevo benissimo…. la sensazione è che non sia la giornata giusta per partire e che magari il mare, passato Portovenere non sarà calmo..invece i dubbi che mi assillavano erano solo fantasia…. infatti appena doppiata Portovenere il mare era calmo come una tavola e così rimarrà per tutto il giorno, consentendoci una navigazione in pieno relax, al punto che Eleonora ha dormito fino a Santa Margherita Ligure, dove l’abbiamo svegliata per fare colazione….

Una colazione con un incazzatura tremenda, a causarla sono stati dei solerti uomini della Guardia Costiera e questo mi ha fatto incazzare ancora di più in quanto li reputo l’unico corpo che opera in mare capace di fare il proprio lavoro con serietà…. ma si vede che quelli lì…. erano l’eccezione che conferma la regola, in poche parole descrivo i fatti… che ancora oggi, ripensandoci… mi fanno sempre incazzare….

Arrivati a Santa Margherita, ci fermiamo a 200 Mt dalla costa per fare colazione, ovviamente e come sempre rallento a notevole distanza e mi avvicino piano piano verso un tratto di costa roccioso a picco sul mare, quando sono a circa 200 mt dalla costa calo l’ancora e piano piano filo la cima per avvicinarmi, aiutato da una leggerissima brezza di mare, a terra, finito di sistemare l’ancora, Gloria inizia a preparare la solita colazione a base di caffè e latte, il mare era calmissimo e tutto era stupendo…tirati fuori i tavolini iniziamo a mangiare e proprio sul più bello, cioè mentre stavo inzuppando una briosce nel latte, arriva a tutta palla un gommone della Guardia Costiera, tutto intorno a noi c’erano Barche all’ancora, alcuni occupanti di esse stavano facendo il bagno, mentre altri stavano addirittura facendo attività sub, quelli del gommone, senza rallentare girano intorno alla Barca di quelli che erano sott’acqua chiamando e facendo dei gesti…ma non essendoci nessuno sopra…abbandonano e si dirigono, sempre in planata, verso di noi, provocando delle onde che ci fanno arrovesciare le tazze sul tavolo….e urlando a squarciagola ci dicono che lì non potevamo stare che c’era il divieto di navigazione, di ormeggio e perfino di respirare con la bocca…mentre con il naso lo potevamo fare…..

Alle loro rimostranze gli dico che siamo di passaggio, stiamo solamente facendo colazione e che l’ancora l’ho messa a più di 200 Mt dalla costa, mentre dico così…passa una Barca di pescatori tra noi e gli scogli (quindi se lì c’era il divieto, figuriamoci ancora più verso terra…ma loro non se ne curano e continuano a dire che lì non possiamo navigare….io replico che il mio motore è spento e non sto navigando…allora loro mi dicono che avendo il piede del fuoribordo in acqua è come se navigassi (anche se è spento !!!!), a quel punto….premo il tasto del trim del motore e lo tolgo dall’acqua…..e loro si allontanano, sempre a manetta…..per andare a rompere le palle a una Barca più in là…..questa cosa…mi disgustò talmente tanto che non finii neppure la colazione, salpai l’ancora e decisi che le ferie le avremmo fatte interamente in Francia…fanculo tutti loro e quanti sono…possibile che al mondo ci siano persone così stronze ?

Decisi a non fermarci più….ripartiamo, passando alla larga da tutta la costa, ma verso Arenzano ci concediamo una pausa pranzo…questa volta ben lontani dalla costa e dopo un ricco pranzo ripartiamo raggiungendo Finale Ligure, dove a causa del tempo che si stava rannuvolando, decidiamo di fermarci, infatti finito di sistemare le cime inizia anche a piovere…ma il proverbio…”gita bagnata…gita fortunata” è valido davvero……Finale Ligure è bellino…ma il paese è a 4 Km…e lì non c’è nemmeno un Bar….che desolazione…così ci facciamo una partita a carte (io e Ele) e poi a nanna…..

La mattina seguente, costeggiando, passiamo davanti all’isola della Gallinara e poi a via diritti fino al confine…..quando, una volta giunti sul punto esatto che segna il confine di stato tra Francia e Italia (c’è un allineamento con il tetto della dogana e un segnale sulle rocce che lo indica) ci siamo fermati e lo abbiamo attraversato pianissimo…..gustandoci il momento…e quando l’allineamento ci indicava che eravamo in Franciaabbiamo urlato dalla gioia….e naturalmente, telefonato a tutti i conoscenti per informarli dell’evento…….

La prima fermata, per cambiare i soldi e per iniziare l’ambientazione l’abbiamo fatta nel porto di Garavan a Mentone…l’immagine che quel posto mi ha dato..resterà impressa nella mia mente per sempre….personale della capitaneria in uniforme bianca a riceverci sul pontile, posto Barca con acqua e corrente, bagno con doccia privato con tanto di chiave per l’accesso, personale il tutto in splendido granito con rubinetti miscelatori della Mamoli….antibagno per spogliarsi prima della doccia, aria condiziona all’interno di tutte le strutture chiuse…insomma il Paradiso…ma pensai…mi avranno preso per un altro?…e chissà quanto si paga…..invece non mi avevano scambiato per nessuno, questo è il loro modo di accogliere chi “naviga” e quanto al prezzo….15.000 £ compreso le tasse….pazzesco….ripensando alle 60 Mila di Cala Galera dell’anno prima…..e dimenticavo che ogni pontile ha in testata una bacheca con il bollettino meteo che aggiornano 2 volte al giorno…..inutile ogni tentativo di confronto con l’ambiente nautico Italiano….non ci siamo per niente.

La sera, dopo la cena consumata in Barca, visitiamo Mentone con il trenino passando dentro tutta la cittadella vecchia….la fermata è proprio sul porto….tutto stupendo.

Il giorno seguente, decidiamo di proseguire verso Antibes, quindi passiamo davanti a Montecarlo e Monaco….fino a raggiungere un golfo vicino a Nizza dove a 10 metri da terra, ci ormeggiamo, facciamo il bagno e pranziamo.

In Francia a differenza che in Italia, con la Barca si può andare dappertutto, escluso le zone riservate ai bagnanti che sono completamente delimitate da boe, ma se c’è un golfo bellissimo, mezzo lo riservano ai bagnanti e mezzo alle barche, consentendo di raggiungere anche la spiaggia se si vuole….che differenza però, da noi i 3.000 Km sono tutti interdetti alla navigazione…..a meno di 150 o 300 Mt dalla costa….lì il 95 % della costa è libera per la navigazione o l’ormeggio….

Il pomeriggio inizia con delle belle raffiche di vento e si capisce subito che il tempo sta cambiando, infatti una volta fuori dal golfo il mare era già diventato mosso e c’erano già delle onde che frangevano….decidiamo di arrivare ad Antibes….mancavano pochissime miglia…il GPS è molto importante in questi casi….io ne avevo uno non cartografico ma avevo già tutti i punti più interessanti memorizzati così potevo sapere quante miglia mancavano ai vari porti, quando cerchiamo di superare la pista dell’aeroporto di Nizza che è proprio “sul mare” le cose si fanno difficili….le onde sono molto fitte e Gloria inizia a impaurirsi…quindi controllato che al GPS il porto più vicino era “Les Piramides”…ci dirigiamo lì una volta dentro tiriamo un sospiro di sollievo…..il posto  incantevole tre grattaceli fatti a forma di piramide circondano il “marina privato” che essendo privato è un pochino più caro degli altri…ma siamo sempre sotto le 20.000 lire.

Qui la vita non manca…anzi…ce n’è anche troppa….sostiamo in questo splendido posto per 2 giorni e a piedi (solo all’andata però) raggiungiamo “Marineland” un parco acquatico con tanto di piscine con scivoli e una specie di “acquario” dove in alcune vasche ci sono delle esibizioni di artisti con Orche e Delfini….ci siamo divertiti da morire….l’andata a piedi però…ci ha stroncato….un Italo-Francese conosciuto al “Marina” mi aveva detto…è lì in fondo a quella strada…..ma la strada in pratica è il lungomare che da Nizza và ad Antibes e quel “lì” era a 5 Km….che fatti d’Agosto con 40 gradi all’ombra sull’asfalto bollente…non sono proprio uno scherzo, al ritorno abbiamo preso un Taxi……..molto più comodo….

Dopo 2 giorni si decide di andare ad Antibes….che dista solo 4 miglia…quindi irrisorio trasferimento nautico…ma emozionante scoperta….Antibes è una cittadina bellissima, il poto con 4.500 (quattromilacinquecento) posti Barca fino a 350 metri di lunghezza è una città sull’acqua e la cittadina, antichissima e ricca di storia è fantastica, rimaniamo lì per 3 giorni e praticamente visitiamo ogni angolo restando stupiti della “vita” che c’è…..e della sua bellezza, una sera però, preso l’ennesimo “trenino” arriviamo a Golfe Juan una Las Vegas in Francia….pazzesco il numero di persone che ci si radunano la sera ma pazzesco è anche il numero di negozi, bar, casinò, ristoranti e chi più ne ha più ne metta….quindi, il giorno seguente, consultate “Pagineazzurre” e rassicurati del fatto che nel golfo ci sono ben 2 “marina” uno più piccolo vicino al paese e uno enorme poco più distante, doppiamo punta “” dove ci sono le ville dei più grandi personaggi del mondo e arriviamo nel golfo omonimo a Juan, chiediamo subito al marina più piccolo se hanno posto e lo troviamo con difficoltà….in compenso anche qui il servizio è stratosferico……il giorno dopo andiamo al marina più grande, il “Camille Rayon” 3.500 posti Barca con centinaia di posti per barche da 100 a 150 metri…..chiamale barche…..qui sostiamo gli ultimi 3 giorni della nostra crociera, andando di giorno a scoprire tutti i vari posti più belli…e troviamo le isole di Lerins  proprio davanti  a Cannes, molto famose e frequentate dagli appassionati, tra le due isole c’è un tratto di mare dove la profondità non supera i 2 metri con la sabbia bianchissima e l’acqua trasparente….su un isola c’è un convento dove i frati hanno una trattoria ed è possibile mangiare…si dice in modo “divino”……..  

Il tempo in Barca scorre veloce e quando sei in ferie ancora di più….quindi è già ora di rientrare e come mia abitudine, quando devo fare la rotta del ritorno, approfitto del tempo buono per fare più strada possibile anche sacrificando il comfort….ma quando c’è la possibilità di macinare miglia va fatto…magari poi il tempo cambia e non possiamo navigare per giorni…così…ci mettiamo in navigazione una mattina presto e facendo la stessa rotta dell’andata e varie soste per il rifornimento e per l’immancabile pranzo, arriviamo a Bocca di Magra nel pomeriggio percorrendo 154 miglia marine in un solo giorno…..un bel record…..gran parte delle quali ad oltre 30 nodi, il mare liscio come l’olio….ci ha aiutato non poco……..  

Così anche per quest’anno la Barca ci ha dato tantissime soddisfazioni, abbiamo percorso 450 miglia consumando 1000 litri, abbiamo dormito, cucinato e mangiato a bordo per 14 giorni e 13 notti…….e siamo ancora tutti e tre vivi….ma soprattutto…FELICI.

Continua nel 1995................